Il Corpo di spedizione italiano in Anatolia 1919-1922

La Grande Guerra si concluse per l’Italia con grandi prospettive. La possibilità di coronare il Risorgimento era solo uno degli aspetti bellici, che investivano la politica estera e militare del Paese. Il Mediterraneo era e rimaneva il centro strategico di antiche ambizioni, anche a fronte dell’occupazione della Libia e del Dodecaneso, regioni che aprivano all’Italia nuovi scenari all’interno delle intrigate relazioni con le Potenze vincitrici del conflitto mondiale appena concluso.

Per questi motivi, nonostante i tentativi frenanti degli altri governi alleati, Roma decise – a partire dalla primavera del 1919 – di inviare una divisione di fanteria in Turchia. L’obiettivo era di realizzare una rapida occupazione militare delle principali località costiere dell’Anatolia.

Dopo quasi un secolo di oblio, questi avvenimenti ci vengono oggi raccontati dal saggio “Il Corpo di Spedizione italiano in Anatolia (1919-1922)”. Partendo dall’analisi di una mole di documenti inediti, il volume descrive, con dovizia di particolari, l’intero ciclo operativo del contingente di circa 12.000 uomini che, a cavallo tra la conclusione della Prima guerra mondiale e l’ascesa al potere di Mustafa Kemal, si rese protagonista di una missione internazionale ante litteram.

L’impresa si rivelò subito difficoltosa. Infatti, la costa frastagliata, la vastità del territorio considerato, l’assenza di comunicazioni stradali praticabili e la scarsezza di linee telegrafiche rendevano le operazioni molto impegnative. Il comportamento e la professionalità dei nostri militari furono sempre al massimo livello, se anche le popolazioni turche, che li avevano come occupanti, in molte occasioni ebbero occasione di testimoniare il rispetto e persino la gratitudine per la Nazione italiana, visto che nella zona assegnata a Roma erano praticamente inesistenti i casi di feroci scontri armati, che invece erano all’ordine del giorno nel territorio occupato dai greci.

Proprio la drammaticità degli eventi provocati dalla guerra ellenico-turca, comportò la diminuzione degli effettivi della spedizione italiana, sino a ridurli a un solo reggimento, prima del completo abbandono dell’entroterra turco, per ripiegare nel Dodecaneso.

14 corpo di spedizione italiano in anatolia

Anno di Edizione : 2010

Editore : Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito

Pagine: 493

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